Claudio politico, compagno, comunista

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Claudio politico, compagno, comunista

dalla Federazione di Roma del Partito comunista

In questi giorni di straziante lutto ogni membro del Partito Comunista ha giustamente voluto ricordare Claudio Puoti, omaggiare la sua memoria con un ricordo intimo o con un aneddoto personale.
Io oggi vorrei invece condividere con voi, il Claudio politico, il Compagno, il comunista che ho avuto il piacere di conoscere in un anno e mezzo di militanza.
Ovviamente come per tutte le grandi figure che hanno militato nel nostro Partito, l’uomo dal politico sono inscindibili forse nel caso di Claudio, ancora di più.
Innanzi tutto era un Comunista e ortodosso che non ha mai abiurato né rinnegato: egli aveva chiaro lo snodo fondamentale e cioè quello che il nostro Partito è legittimamente erede della forza nata a Livorno nel ’21 e del pensiero di Gramsci e Secchia.
Claudio in tutto questo difficile anno dove non abbiamo potuto fare riunioni in presenza ma solo online, era il Compagno che si collegava dal suo studio con lo sfondo a parete un ritratto di Stalin, al quale riconosceva apertamente i meriti di aver sconfitto il nazifascismo e le conquiste sociali portate all’Unione Sovietica, ma che sapeva anche da buon marxista contestualizzare le articolate vicende di quegli anni difficili.
Claudio aveva personalmente visitato e vissuto nella DDR e ogni volta che mi chiedeva di farlo intervenire in formazione per raccontare di quella esperienza ai militanti più giovani, gli brillavano gli occhi ed era fiero di aver vissuto in quel Paese.
Aveva fatto tutta la trafila nel vecchio PCI, a cominciare dalla FGCI, della quale con fierezza mostrava ancora la tessera.
Come molti di noi aveva poi seguito le alterne vicende dei comunisti italiani dopo la caduta del muro di Berlino per poi ritrovare come lui stesso amava dire, “la sua casa, la sua famiglia” nel Partito Comunista con Segretario Marco Rizzo.
Ma Claudio nella sua storia più recente, come tutti sapete è stato anche candidato a Sindaco di Roma, una città che anzitutto amava.
Non posso dimenticare la sua tristezza, comune a chiunque abbia realmente a cuore la Capitale, nel vederla degradata e offesa dalle ultime amministrazioni ed anche per questo aveva con entusiasmo e responsabilità accettato la candidatura a Sindaco.
“Portare la bellezza nelle periferie” non è solo lo slogan che Claudio ha voluto fermamente nel programma elettorale della Federazione di Roma per le Comunali imminenti:la bellezza e la poesia facevano parte ed erano un tutt’uno, nel politico e nell’Uomo.

A nome della Federazione di Roma del Partito Comunista, voglio ringraziare Claudio Puoti, medico, uomo e Comunista.

Sei un Grande e vero Comunista.

Ciao Claudio…

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