Il Consiglio Mondiale per la Pace (WPC) condanna le sanzioni e minacce contro la Corea del Nord

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Il Consiglio Mondiale per la Pace (WPC) condanna le sanzioni e minacce contro la Corea del Nord

Foto dalla manifestazione del 9 agosto a Pyongyang contro le nuove sanzioni e le minacce degli USA

Dichiarazione del Consiglio Mondiale per la Pace (WPC) sulla recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulla RPDC

Il Consiglio Mondiale per Pace (WPC) esprime la sua grave preoccupazione per la recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 5 agosto (2371/2017) che impone nuove sanzioni contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) e il suo popolo.

Il WPC è fermamente solidale con il popolo Coreano per il suo diritto di decidere da solo e senza interferenze straniere il suo destino e futuro, mentre rifiutiamo e denunciamo le minacce dell’amministrazione statunitense e dei suoi alleati nella regione contro la sovranità della RPDC. Condanniamo le crescenti esercitazioni militari degli Stati Uniti, della Corea del Sud e del Giappone nella zona così come la presenza militare di più di 28.000 soldati statunitensi nel sud della penisola coreana. Il dispiegamento dello scudo missilistico statunitense THAAD in Corea del Sud costituisce un’ulteriore escalation della strategia delle minacce, con l’obiettivo di colpire per primo senza possibilità di ritorsioni.

Il WPC è a favore dell’abolizione di tutte le armi nucleari nel mondo, ma non accettiamo la propaganda ecclettica applicata contro il “programma nucleare” della RPDC. Allo stesso tempo sosteniamo e chiediamo la soluzione pacifica delle differenze tra USA e RDPC e la sostituzione dell’armistizio dichiarato nel 1953 con un accordo di pace comprensivo delle due parti.

Siamo storicamente contrari alla scelta di colpire la RDPC con ulteriori sanzioni che danneggiano il popolo e sono in realtà una forma di aggressione o preparazione di un intervento militare come nei precedenti casi di Iraq e Libia. Le preoccupazioni legittime della RPDC non possono esser risolte da sanzioni e minacce, con lo strangolamento di un popolo per imporre il controllo geostrategico della dominazione imperialista, che agisce come la minaccia reale alla pace e la stabilità nella regione. Ricordiamo, in particolare in questi giorni, che non solo gli USA sono l’unico paese ad aver usato bombe nucleari 72 anni fa nel suo crimine a Hiroshima e Nagasaki, ma si rifiuta di rinunciare ancora oggi all’opzione del primo colpo nucleale (first strike).

Il WPC riafferma il suo sostegno alla lotta del popolo Coreano contro i piani imperialisti, la difesa della sua sovranità, la demilitarizzazione e il disarmo nucleare della regione e la riunificazione indipendente e pacifica della Corea.

Le Nazioni Unite devono rispettare e salvaguardare i principi della Carta fondatrice e non violarli!

La Segreteria del Consiglio Mondiale per la Pace, 9 agosto 2017

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