Critica situazione lavorativa agli ospedali di Pisa

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Critica situazione lavorativa agli ospedali di Pisa

Turnazioni irregolari come il prolungato (12 ore continuative), doppie notti (irregolari con la nuova normativa europea sull’orario di lavoro), 14 ore continuative senza stacco e pausa mensa, rientri sul giorno di riposo imposto come straordinario programmato, chiusura di posti letto con carichi di lavoro in più per altri reparti: ecco, queste sono alcune delle criticità denunciate dai Cobas Sanità come conseguenza della mancanza di personale, durante il periodo estivo, nei due presidi ospedalieri di Pisa, Cisanello e Santa Chiara.

«Le mancanze – scrivono in un comunicato Giovanni Battista Marranchelli e Rossella Carella, responsabile aziendale e Rsu dei Cobas Sanità – sono in tutti i reparti ma le criticità maggiori si riscontrano al pronto soccorso, alle rianimazioni, passando per le sale operatorie. Mancano un centinaio tra infermieri, Oss, tecnici di anestesia, tecnici della riabilitazione, ostetriche, amministrativi».

«In pediatria – continuano i rappresentanti dei lavoratori – invece, di notte, riducono il personale da due infermieri a uno per gli stessi pazienti. L’azienda non assume o non vuole assumere, anche se lo potrebbe fare. Un esempio viene dalla mancanza di Oss (30% in meno) alla centrale di Sterilizzazione. Nonostante l’uscita di una graduatoria da parte dell’Estar (Ente di Supporto Tecnico Amministrativo Regionale ) per l’attribuzione d’incarichi per gli operatori soci sanitari l’Aoup (Azienda ospedaliera universitaria di Pisa) non intende approfittare per fare queste assunzioni pur essendo incarichi a tempo determinato in genere rinnovabili di un anno».

Secondo i Cobas la precarietà lavorativa nei due presidi di Cisanello e Santa Chiara è ormai «condizione insuperabile». «Mentre da una parte si utilizzano le agenzie interinali per permettere al personale di utilizzare le ore del cambio divisa imponendo riposi forzati, dall’altra si permette per esempio la migrazione di operatori sociosanitari della centrale di sterilizzazione, i quali, non ancora stabilizzati pur avendo i requisiti, sono costretti a migrare presso altre Aziende se la nostra non delibera le assunzioni».

«Operatori – prosegue il sindacato di base – che ormai hanno un’esperienza e una professionalità acquisita nel tempo difficile da sostituire in maniera tempestiva e che rappresentano una risorsa fondamentale in quanto permettono le sterilizzazione dei ferri chirurgici per le sale operatorie di tutta l’azienda Ospedaliera pisana e di Livorno. Sono risorse e anziché disperderle nel territorio toscano la dirigenza ospedaliera dovrebbe preoccuparsi di garantirne il prosieguo dell’attività».

«Il personale – conclude il comunicato – è sacrificato da continui rientri e con questa logica non si guarda alla valorizzazione dei servizi sanitari ma semplicemente al profitto che stona profondamente con la parola sanità pubblica. E’ questo quello che vorremmo chiedere alla nostra direzione: credete realmente che si possa risolvere il problema del personale sanitario assumendo a tempo determinato solo due operatori sociosanitari? Credete realmente che si possano sostituire gli infermieri con le agenzie interinali solo per un mese nonostante le carenze presenti? Come pensate di sostituire gli infermieri in scadenza di contratto determinato in questi giorni dal momento che non vengono stabilizzati?»

Come Partito Comunista di Pisa non possiamo che essere accanto alla lotta dei lavoratori dell’AOUP e faremo tutto quanto è possibile per sostenere e allargare questa lotta a tutti i lavoratori, è importante opporsi alla macellazione dello stato sociale e dei diritti dei lavoratori e lavoratrici che il PD e MDP, con il Governatore Rossi e l’Assessore Saccardi perpetuano sul territorio pisano e toscano, crediamo che tutte le lotte che portino a contrastare queste politiche siano da appoggiare politicamente e fisicamente, saremo presenti qualora i lavoratori decidano di alzare il livello di scontro con i vertici dell’azienda ospedaliera.

E cercheremo di allargare il fronte a favore di una sanità pubblica, universale, gratuita e che al centro abbia il benessere del paziente e metta i lavoratori nelle migliori condizioni per svolgere questo importante e delicato mestiere.

Partito Comunista Pisa

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