Intervento del PC ad Atene per il centenario della Rivoluzione

Venezuela, alle elezioni regionali vincono le forze bolivariane
ottobre 17, 2017
Il problema non è il bilancio, ma servizi sociali e posti di lavoro
ottobre 19, 2017

Intervento del PC ad Atene per il centenario della Rivoluzione

Intervento di Laura Bergamini a nome del Partito Comunista all’iniziativa organizzata dal KKE ad Atene per il centenario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre. All’iniziativa sono intervenuti anche Astor Garcia Suarez, segretario generale del PCPE (Spagna), Kemal Okuyan segretario del TKP (Turchia) e Pavel Blanco, segretario del PCM (Messico), Ilia Ferberov del CC del PCOR (Russia), Inna Belokurova della segreteria del Partito Socialista di Lettonia, Ainur Kurbanov della segretaria del Movimento Socialista del Kazakstan, Marina Pilajeva della segretera del Partito dei Lavoratori d’Ungheria, Anna Rusnov del Nuovo Partito Comunista di Jugoslavia (Serbia), Buleja Tunisia del Partito Comunista Sudafricano. L’iniziativa che ha visto la partecipazione di centinaia di delegati da tutta la Grecia, che hanno assistito dalla sala dei congressi e da altre sale videocollegate, è terminata con le conclusioni del segretario del KKE Dimistris Koutsoumpas. Di seguito il testo dell’intervento del Partito Comunista

 

Cari compagni,

permettetemi, a nome di tutto il Partito Comunista (Italia) di salutare i presenti a questa importante manifestazione e di ringraziare i compagni del partito fratello KKE per la sua organizzazione e l’invito rivoltoci.

Ricorre quest’anno il 100° Anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre, dell’evento che più d’ogni altro ha cambiato la storia recente dell’umanità, dimostrando che il socialismo non è solo una prospettiva ideale, ma una realtà storica, possibile quanto necessaria.

Non ricordiamo l’Ottobre Rosso in modo celebrativo o di testimonianza culturale residuale, ma per l’insegnamento teorico e pratico che reca con sé ancora oggi, per la vitalità e l’attualità di quell’esperienza gloriosa.

Il leninismo ha rappresentato uno sviluppo creativo e scientifico del marxismo, garantendo l’unione della teoria e della prassi rivoluzionaria che hanno reso possibile la Rivoluzione d’Ottobre. Tra tutte le correnti di pensiero che fanno riferimento al movimento operaio, nella storia solo il marxismo-leninismo è stato in grado di rovesciare il capitalismo, condurre al potere il proletariato e avviare la costruzione di una società di uomini liberi ed eguali, di una società socialista. Se l’opportunismo e il revisionismo dei riformisti della II Internazionale avevano svilito il marxismo, contrariamente ai dettami degli stessi Marx ed Engels, a livello di puro metodo analitico, di filosofia speculativa, il leninismo lo riporta nella sua autentica dimensione di “filosofia della prassi” (A. Gramsci), cioè di scienza della trasformazione della realtà.

Lo strumento, la forza motrice che spinge la rivoluzione e la realizza, è il partito leninista, il partito della classe operaia, saldo nella teoria, nello spirito internazionalista e nella disciplina rivoluzionaria, liberamente e coscientemente accettate e condivise, pronto a qualsiasi evenienza e in grado di combattere su qualsiasi terreno di lotta venga imposto dalla situazione.

Qualcuno, tra i nostri detrattori di destra e di sinistra, obietta che i tempi sono cambiati, che il capitalismo non è più quello di prima, che le condizioni impongono il rispetto della democrazia e dei metodi legali di lotta, che, pertanto il leninismo e l’esempio della Rivoluzione d’Ottobre non sarebbero più attuali.

Nulla di più falso! La contraddizione fondamentale del capitalismo, cioè l’irriducibile conflitto tra capitale e lavoro, non solo permane in tutta la sua sostanza, ma si acutizza anche nella forma, attraverso la compressione, giuridica e materiale, di diritti che fino a qualche anno fa tutti davano per scontati. Le forze produttive sono bloccate nel loro sviluppo e, a volte, addirittura distrutte dai meccanismi di appropriazione privata del prodotto e di estrazione del profitto capitalista. Allo sfruttamento crescente della forza lavoro si aggiunge lo sfruttamento dissennato delle risorse naturali, fino a mettere a repentaglio la sopravvivenza del pianeta. L’imperialismo dominante tenta di imporre la propria volontà ai popoli del mondo, cercando di piegarne la resistenza con vergognosi embargo che ne impediscono lo sviluppo economico e, calpestando il diritto all’autodifesa, hanno finalità eversive di rovesciamento del loro sistema politico. La concorrenza generalizzata tra paesi imperialisti per il controllo di risorse, mercati e vie di comunicazione e per la supremazia geopolitica scatena sanguinose guerre, costringendo milioni di persone ridotte in miseria ad emigrare dai luoghi del conflitto. All’interno dei paesi capitalistici è in atto un processo generalizzato di restringimento delle libertà, dei diritti sociali e politici, di accesso alle istituzioni elettive, mentre si espandono il potere discrezionale degli organi repressivi e lo spionaggio sui cittadini. Le regole della democrazia borghese sono messe in discussione e ripudiate dalla borghesia stessa.

Di fronte a questa barbarie del capitalismo monopolista contemporaneo, risulta evidente che l’insegnamento di Lenin e l’esempio della Rivoluzione d’Ottobre sono quanto mai vivi e attuali. Non esistono altre vie per la liberazione dell’umanità, se non la rivoluzione proletaria e socialista! Alla classe operaia, al proletariato diciamo: organizzatevi nel Partito Comunista, attrezzatelo per praticare qualsiasi metodo di lotta si renda necessario nelle reali condizioni, per rovesciare il capitalismo, instaurare la dittatura proletaria e avviare la costruzione del socialismo-comunismo in ogni paese.

Viva la rivoluzione d’ottobre! Viva il marxismo-leninismo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *