La denuncia del Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale

CERVELLI GENETICAMENTE MODIFICATI
maggio 17, 2022
RIPARTE LA MOBILITAZIONE, L’ARNEO VA SCIOLTO.
maggio 20, 2022

La denuncia del Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale

A partire dalla seconda guerra mondiale la Sicilia ha assunto sempre di più un ruolo militare strategico. Sono diverse le infrastrutture militari che insistono sulla nostra amata terra, ricordiamo tra tutte il Muos di Niscemi e la Base di Sigonella.
Il processo di militarizzazione della Sicilia si è svolto sotto l’influenza e secondo gli interessi degli USA, tant’è che è forte la presenza sull’isola di strutture e militari statunitensi. In questo scenario le isole minori siciliane hanno avuto la loro parte tra radar, caserme, porti ed aeroporti militari. Lampedusa è sicuramente il caso più emblematico da questo punto di vista, nella più grande delle Pelagie a partire dal 1986 con la crisi Libica e il presunto lancio di due missili da parte di Gheddafi è stato un fiorire di caserme, radar, antenne per la guerra elettronica e lo spionaggio, militarizzazione che si è sovrapposta, nascosta e in certi casi giustificata con la presenza dell’hotspot e la gestione delle migrazioni.
Nel 2009 il fatturato del business delle frontiere europee si aggirava tra i 6 e gli 8 miliardi di euro. Si stima che nel 2022 lo stesso affare crescerà fino a 50 miliardi di euro. L’italiana Leonardo Finmeccanica (tra i primi produttori di droni militari e sistemi radar) Airbus, Thales, Safran, e Indra sono tra le aziende più importanti del settore, tra i pochi produttori non europei a partecipare alla spartizione dei fondi per il controllo delle frontiere esterne europee spiccano le aziende israeliane come la BTec Electronic Security Systems, selezionata da Frontex per partecipare al laboratorio svolto nell’aprile 2014 su “Sensori e piattaforme di sorveglianza delle frontiere”: l’azienda sottolineava che le sue “tecnologie, soluzioni e prodotti sono installati sul confine israelo-palestinese”. Queste aziende israeliane, a seguito di un accordo del 1996, hanno svolto un ruolo importante nella militarizzazione dei confini di Bulgaria e Ungheria, grazie alle conoscenze tecnologiche sviluppate con l’esperienza del muro di separazione in Cisgiordania e del confine di Gaza con l’Egitto.
La tendenza alla militarizzazione della Sicilia sembra non arrestarsi ed è notizia recente che lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano sta valutando di installare a Pantelleria e Lampedusa delle batterie costiere missilistiche antinave. La notizia è stata pubblicata nel sito della Rivista Italiana Difesa in un trafiletto firmato Pietro Batacchi che afferma “Data la posizione delle 2 isole, infatti, ciò garantirebbe all’Italia il controllo di un’ampia porzione di Mediterraneo e di tutto lo strategico crocevia tra Mediterraneo centro-occidentale e quello Orientale.” [1]
Un altro fatto preoccupante è avvenuto Il 12 maggio scorso in Senato dove si è discusso il disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 21 del 2022 denominato legge “Ucraina”. L’avvocato Vittorio Fiasconaro riporta nel suo sito:
“Un emendamento presentato in Commissioni 6^ (Finanze e tesoro) e 10^ (Industria, commercio, turismo) da Italia Viva (ed approvato) ha legittimato di fatto l’aumento delle emissioni dell’elettrosmog in tutta Italia, esentando le compagnie di telecomunicazioni dalla presentazione di atti di conformità di legge precauzionale. E’ stato infatti introdotto l’art. 7-septies: “Semplificazione della procedura di autorizzazione per l’installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica”. L’avvocato continuando sottolinea che “se la nuova norma sarà confermata, per tutti questi impianti non sarà più necessario allegare la documentazione comprovante il rispetto (tra l’altro) dei limiti di esposizione e dei valori di attenzione. Le conseguenze sono chiare: non sarà più possibile controllare “a monte” che le emissioni rispettino i limiti di legge.” [2]
Sappiamo che la guerra ha assunto sempre di più una dimensione elettronica e che lo scambio di dati in maniera veloce ha un’importanza di primo piano nelle nuove strategie militari. L’utilizzo di antenne e radar produce anche un notevole impatto in termine di inquinamento elettromagnetico provocando danni alla salute umana e ai territori.
Il Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale denuncia da anni l’alto tasso di tumori presenti nell’isola non trovando alcuna risposta dalle istituzioni. A Lampedusa insistono infatti almeno sei radar e diverse antenne per la guerra elettronica e lo spionaggio.
Ancora una volta le logiche di guerra e la militarizzazione dei territori vanno ad ingrassare le classi dominanti portando ad una nuova fase lo scontro di classe che vede aumentare in maniera profondissima il divario tra i pochi ricchi e i sempre più poveri, per di più in un contesto, quello attuale, con il serio rischio di una guerra mondiale e dell’utilizzo di armi atomiche. Infatti, da anni ormai le classi dominanti hanno scatenato tutto il loro potenziale bellico contro i lavoratori di tutto il mondo, una guerra che è prima di tutto culturale e che ha visto svuotare, ad esempio, le masse dei lavoratori europei dall’avere una visione di classe sia della storia che della propria condizione. Abbiamo visto e vissuto una società europea completamente travolta dalla propaganda neoliberista e falsamente progressista.
Come siciliani e “mediterranei” dobbiamo opporci con tutte le nostre forze al processo di militarizzazione della Sicilia e delle isole minori siciliane che avrebbero bisogno invece di investimenti sulla sanità, di scuole, di trasporti adeguati e di un forte sostegno al mondo del lavoro e allo sviluppo di nuovi posti di lavoro oltre ad una maggiore tutela del paesaggio e dei delicati ecosistemi. Non è raro trovare queste installazioni militari in zone di riserva o pre-riserva naturale ed in luoghi che in teoria dovrebbero essere protetti per la loro rilevanza naturalistica. Per questo dobbiamo alzare la nostra voce ed affermare che le nostre isole vogliono essere isole di pace e di dialogo, luoghi strategici in quanto bellezze culturali e naturali uniche e dove è sostenuto il benessere collettivo e non luoghi strategici militarmente.
[1] Batterie costiere missilistiche antinave a Pantelleria e Lampedusa? – Rivista Italiana Difesa – di Pietro Batacchi – 16/12/2021 – https://www.rid.it/shownews/4619…
[2] L’emendamento sull’eliminazione della documentazione sul rispetto dei limiti di emissione Telco viola la Costituzione? – www.vittoriofiasconaro.it – di Vittorio Fiasconaro – 14/05/2021 – https://www.vittoriofiasconaro.it/lemendamento…/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *