A Leningrado conferenza internazionale sul centenario della Rivoluzione Sovietica

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A Leningrado conferenza internazionale sul centenario della Rivoluzione Sovietica

Si è aperta questa mattina (11 agosto) a Leningrado (San Pietroburgo) la Conferenza Internazionale dedicata al centenario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre del 1917, organizzata dal Partito Comunista Operaio Russo (PCOR) e dal comitato “Ottobre-100” sotto il tema: “Il significato della Grande Rivoluzione d’Ottobre e l’esperienza della costruzione socialista nell’Unione Sovietica per il movimento comunista e operaio contemporaneo in tutto il mondo”.

All’evento, intervengono i partiti comunisti e operai partecipanti alla Rivista Comunista Internazionale (ICR) e quelli che conformano l’Iniziativa Comunista Europea (ICWPE), ma sono stati invitati anche altri partiti del mondo non compromessi con l’opportunismo, l’antisovietismo né l’antistalinismo. Si prevede la partecipazione di rappresentanti provenienti da più di 40 paesi. Il discorso inaugurale della Conferenza è stato realizzato dal primo segretario del CC del PCOR, Viktor Tyulkin che, tra l’altro, ha affermato che «i grandi risultati del Potere Sovietico, dell’URSS e degli altri paesi socialisti parlano da soli. La Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre è stato il più grande evento della storia umana». Tyulkin ha inoltre sottolineato che nelle condizioni contemporanee «il compito principale dei comunisti, come diceva Lenin, è la conservazione del carattere rivoluzionario del loro partito». Infine, si è riferito alla valutazione del PCOR secondo cui la «deviazione di destra, l’opportunismo, continua ad essere potente oggi nel movimento comunista internazionale e si sta sviluppando, come dimostrano gli esempi di una serie di partiti governativi che mantengono comunista nei loro nomi».

Per l’Italia partecipa il Partito Comunista (PC) rappresentato dal compagno Alberto Lombardo dell’Ufficio Politico, il cui contributo alla Conferenza si concentra sull’analisi degli eventi e della linea revisionista che hanno minato a partire dal 1953-1956 la costruzione socialista in URSS fino alla vittoria temporanea della controrivoluzione: «A cento anni da quell’evento epocale i comunisti sono chiamati a riflettere sulle cause del crollo di quella costruzione. Perché? La domanda è semplice e la risposta quasi banale: se non comprendessimo i motivi di quel crollo – o peggio, se arrivassimo alla conclusione che quel crollo era “inevitabile”, ossia dovuto a difetti intrinseci e ineliminabili della costruzione – sarebbe alquanto velleitario riproporre a un secolo di distanza soluzioni che si richiamano a quell’esperienza. Invece vogliamo fare qui il punto sulle nostre riflessioni, certamente non conclusive, che ci portano a ritenere ancora oggi che l’unica alternativa alla barbarie capitalista, del cui fallimento siamo tutti testimoni oculari, sia il socialismo scientifico, basato sulla pianificazione centralizzata diretta dalla classe operaia, ossia quello che, secondo le nostre ricerche e riflessioni, c’è stato in URSS e nei paesi di democrazia popolare. Se il 1917 costituisce la data di inizio di quel percorso, riteniamo che il 1953/56 costituisca la data di inizio del processo degenerativo […] Una ripartenza ideologicamente salda del movimento comunista internazionale non può non passare dal dare risposte ai problemi qui accennati. Queste risposte devono dare nuovo ossigeno e nuova linfa alla lotta dei comunisti in tutto il mondo. Noi abbiamo una grande teoria alle spalle, il marxismo-leninismo, e una grande storia, quella dell’URSS e dei paesi socialisti, ma un grande compito davanti, cambiare il mondo».

La data scelta per la realizzazione di questa conferenza scientifica-pratica non è casuale, ricade infatti nell’anniversario del VI Congresso del POSDR (b) che si svolse proprio a Leningrado (Pietrogrado) dall’8 al 16 agosto del 1917, nel quale si prese la decisione di iniziare i preparativi per l’insurrezione armata. La Conferenza si concluderà domenica 13 agosto e a chiusura del lavoro politico e degli eventi commemorativi è prevista la pubblicazione di una dichiarazione politica congiunta dei partiti comunisti e operai partecipanti.

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