MELONI: 1000 GIORNI DI GOVERNO, MA L’ITALIA CONTINUA A PERDERE POSIZIONI

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Dati Youtrend per Sky tg24

Articolo di Massimo Bizzoni.

Dopo l’entusiasmante vittoria delle elezioni politiche del 2022 che hanno riportato il centrodestra al Governo del Paese, con la salda guida di Giorgia Meloni forte di una ampia maggioranza parlamentare (anche grazie ad una riforma elettorale super maggioritaria), oggi siamo a 1000 giorni di Governo. Un periodo abbastanza ampio per poter fare una corretta valutazione di quanto fatto (o non fatto) fino ad oggi.

Balza agli occhi di tutti la “falsità” delle promesse fatte dalla Giorgia di Lotta quando era all’opposizione.
NON SOLO SONO STATE COMPLETAMENTE DERUBRICATE QUESTIONI COME: eliminare le accise sui carburanti, abrogazione della legge Fornero sulle pensioni, blocco navale per fermare gli immigrati, sovranismo e contrasto all’Unione Europea, ecc…
MA HA FATTO ESATTAMENTE IL CONTRARIO: eliminazione dello sconto sulle accise, la legge Fornero sulle pensioni NON è stata abrogata, approvazione decreto flussi 2025 con richiesta di altri 500.000 immigrati, sostegno alla Ursula Von der Leyen in occasione del voto di sfiducia del 10 luglio.

Insomma, come già avvenuto con il Movimento 5 Stelle, la Meloni ha promesso tante belle cose ma poi ha fatto completamente l’opposto.
Finte alternative che di volta in volta vengono proposte dal sistema come se fossero anti-sistema. E il popolo, non avendo adeguati strumenti di analisi, cade spesso nel tranello.

Il Governo Meloni è ben visto da Washington e da Francoforte, e nei fatti è in continuità con il Governo Draghi sostenuto a suo tempo da tutte le forze politiche (dal PD alla Lega, incluse Forza Italia e 5 Stelle) che FORMALMENTE aveva all’opposizione proprio Fratelli d’Italia.

OBIETTIVI RIVENDICATI DALLA PREMIER

Intervistata dall’agenzia di stampa Adnkronos (maggio 2025 ndr), ha parlato del lungo cammino percorso e delle sfide tuttora aperte, rivelando sia soddisfazione per i traguardi ottenuti che consapevolezza delle criticità irrisolte. La Meloni rivendica con forza la stabilità del suo esecutivo, definendolo uno dei più longevi della storia repubblicana recente, e sottolinea come questa continuità abbia rafforzato la credibilità dell’Italia a livello internazionale.

Quindi la Presidente Meloni rivendica la stabilità che “ha consentito il rafforzamento della credibilità dell’Italia a livello internazionale”. Ma purtroppo la realtà dice cose diverse: non solo non c’è alcun rafforzamento della “credibilità internazionale”, ma l’Italia è sempre più considerata una “cenerentola” succube e ininfluente, da trattare senza rispetto come ha dimostrato Trump con i suoi dazi al 30%.

E’ interessante ricordare inoltre che la rivendicata stabilità politica è anche effetto di una legge elettorale infame (Rosatellum, dal nome del relatore del PD che l’ha proposta – quanti danni ha fatto il PD – ndr) che, sommata alla riduzione dei parlamentari avvenuta nel 2022, ha garantito a questa coalizione una maggioranza molto ampia.

La Presidente del Consiglio in un’altra intervista tocca in modo entusiasta tutti i nodi cruciali del suo mandato: economico, migratorio, occupazionale.
Ma ad una più attenta analisi possiamo dire che tanto entusiasmo non è supportato dai risultati ottenuti. Andiamo con ordine:

  • Economia: il Governo rivendica risultati strabilianti, però secondo Banca d’Italia nell’anno 2024 (nell’U.E. la media del Pil è stata +0,9%) in Italia il Pil è stato solo +0,7% come nel 2023. Mentre, sempre secondo Banca d’Italia, il Pil atteso per il 2025 dovrebbe essere +0,6% (però non è ancora calcolato il peso dei dazi voluti “dall’amico della Meloni” Mr. Trump). Numeri impietosi che confermano che l’economia italiana non cresce.
  • Immigrazione: dopo la boutade elettorale del “blocco navale”, la Presidente Meloni rivendica il modello Albania. Purtroppo, questo modello propagandato e strombazzato ai quattro venti non è stato un successo: i 2 centri sono sostanzialmente vuoti, con una previsione di spesa di quasi un miliardo di euro (2000 miliardi di lire). Nel frattempo, solo nei primi 6 mesi del 2025 ci sono stati oltre 30.000 immigrati irregolari, mentre i centri in Albania ne ospitano appena mille.
  • Occupazione: anche qui, nonostante i mirabolanti risultati dichiarati, l’Italia resta sotto la media OCSE. La crescita occupazionale si concentra sugli over 50 per effetto della riforma Fornero, che impedisce di andare in pensione. Cari lavoratori, niente pensione perché dovete lavorare. Salari e stipendi continuano a perdere valore, segno che non si tratta di una vera piena occupazione.

In conclusione, questi 1000 giorni di Governo non hanno prodotto risultati rilevanti (forse anche per questo un sondaggio YouTrend per Sky Tg24 rileva un giudizio negativo sul Governo Meloni), ma come con i Governi precedenti e di diverso colore, mentre si sperperano miliardi per le armi, continua il declino di questa nostra POVERA ITALIA.

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1 comment

  1. Luigi 31 Luglio, 2025 at 15:10 Reply

    Ancora una volta i fascisti hanno fatto il loro sporco lavoro, hanno cioè travestito di populismo le misure a vantaggio delle componenti più reazionarie.
    La Meloni rimane, per me, sempre quella povera demente che tuonava contro una emittente telivisiva francese per un servizio su Leonardo da Vinci. Da fascista quale è sempre stata non ha mai mancato di fare sempre e solo spettacolo.

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