OBBLIGO VACCINALE. GLI PSICOLOGI ESCLUSI ANCHE DAL LAVORO ON LINE

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OBBLIGO VACCINALE. GLI PSICOLOGI ESCLUSI ANCHE DAL LAVORO ON LINE

L’11 aprile abbiamo ricevuto una cortese lettera da un gruppo di psicologi che sono stati ESCLUSI ANCHE DAL LAVORO ON LINE.

Di seguito la risposta inviata dal SG Marco Rizzo a nome dell’UP del CC e quindi la loro cortese risposta.

In coda la loro prima lettera di sollecitazione

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Gent.mi Dottoresse e Dottori

 

Abbiamo ricevuto la Vostra dell’11 aprile 2022.

Quello che ci rappresentate ci rattrista profondamente in riferimento non solo alla Vostra prestigiosa categoria, ma anche rispetto alla direzione che questo Governo ha impresso a tutta la politica italiana.

Ci rattrista ma, ahinoi, non ci meraviglia. Riteniamo infatti che ciò sia il punto di arrivo di una dissennata – o, meglio, colpevole – gestione dell’emergenza pandemica e sia conforme a una serie di processi che scientemente sono stati messi in atto per realizzare una serie di risultati, di cui quello che ci rappresentate è l’emblematica dimostrazione.

Che il green pass non sia una misura atta a salvaguardare la salute pubblica, ma abbia avuto tutt’altri obiettivi ormai è evidente. Fin troppo scopertamente si è fatto capire che lo scopo era quello di indurre, con le buone o con le cattive, la maggior parte della popolazione a vaccinarsi. Tutto ciò in dispregio ai principi basilari della medicina, che non può passare sopra la valutazione professionale del singolo medico curante, e del diritto positivo (la Carta Costituzionale) e del diritto naturale (la ragionevolezza).

Chi – sulla base della ragionevolezza, della propria esperienza professionale, delle proprie insindacabili valutazioni – si è opposto con validissime ragioni a questa iniqua compressione dei diritti è stato marchiato da una soverchiante e irreggimentata propaganda come farneticante incompetente e, se invece documentatamente competente, come eretico ed apostata. Qualora non bastasse ciò, ci è proceduto a discriminazioni che hanno intaccato il più sacro dei diritti del cittadino, il proprio lavoro.

Ripetiamo: scientemente. Tutti gli atti messi in opera del Governo non possono essere frutto di pur ingiustificabili errori e incompetenze. La impossibilità di accedere a una vasta gamma di vaccini offerti nel mondo, ma invece l’obbligo di sottoporsi a una somministrazione di quelli più costosi per la collettività e provenienti da un solo Paese del mondo. L’imposizione di un “lasciapassare” che, già detto così, ricorda i peggiori passati di questo Paese. La irragionevolezza di una misura che di sanitario – è stato acclarato – non ha proprio nulla. Tutto ciò è testimonianza di quanto affermiamo.

Il paradosso, “scientifico” solo nella realtà virtuale in cui i nostri governanti ci hanno recluso, è la possibilità di contagiare telematicamente il proprio paziente. Solo lo sdegno per un tale intollerabile sopruso ci trattiene dal rispondere con una sonora risata di dileggio nei confronti di governanti che affastellano, giorno dopo giorno, materiale di cui ormai è oggetto l’inesauribile fantasia del popolo italiano. Ancora una volta la memoria va al più triste Ventennio di questa sfortunata Penisola.

 

Pregiatissimi Dottoresse e Dottori,

L’impegno del nostro Partito sarà quello di mettere in opera quel poco che questa democrazia ancora ci offre, ossia la possibilità che il nostro unico Rappresentante in Parlamento, il Sen. Dessì, produca un’interrogazione parlamentare.

Siamo al Vostro fianco in questa battaglia, che non riteniamo solo vostra, ma di tutto il popolo italiano.

Desideriamo avere al più presto un’interlocuzione diretta con voi, nei modi che riterrete più opportuni, per programmare atti di solidarietà a mezzo stampa e manifestazioni pubbliche.

Vogliate ricevere i sensi della nostra solidarietà e simpatia

A nome dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale

Roma, 16 aprile 2022

Il segretario generale

Marco Rizzo

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La cortese risposta:
Ringraziamo per la vostra risposta e siamo lieti di sapervi al nostro fianco.
È utile con urgenza attivarci per davvero modificare il Dl 24/22.
Siamo a vostra disposizione per quanto riteniate utile al fine di perorare tale causa tenendo gli occhi fissi sulla palla, ovvero la modifica della conversione in legge almeno per la nostra categoria che più di altre vive la discriminazione in un momento storico in cui la società ha ancora più bisogno di noi.
Cordialmente.
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La prima sollecitazione

Buongiorno
Ci rivolgiamo a voi per fare in modo che si possa intervenire sulla conversione in legge del dl 24/22 che intende prorogare obbligo vaccino fino al 31.12 22.
Chiediamo a voi illustri di chiedere che gli psicologi siano esclusi da tale obbligo e prolungamento dello stesso anche in occasione di una aumentata necessità sociale della nostra figura confermata dall’approvazione del Bonus Psicologo.

La nostra categoria è in assoluto l’unica sanitaria a NON AVERE CONTATTO FISICO con il paziente. L’unica tra tutte le professioni sanitarie.
Il nostro setting è assimilabile a quello di un avvocato o commercialista e similari.
SIAMO STATI ESCLUSI ANCHE DAL LAVORO ON LINE obbligandoci a interrompere le terapie con i pazienti andando contro il nostro codice deontologico.
Chiediamo un vostro intervento al fine di ottenere tale esclusione nella conversione in legge.

Cordialmente

2 Comments

  1. Luigi ha detto:

    Basti pensare che persino i medici, eccezione fatta per i più scrupolosi e distanti dalla mediocrità d’ufficio, il paziente non lo guardano proprio.

  2. Luigi ha detto:

    Basti pensare che persino i medici, eccezione fatta per i più scrupolosi e distanti dalla mediocrità d’ufficio, il paziente non lo guardano proprio.

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