A Ravenna, per le elezioni comunali 2021, il Partito Comunista candida Lorenzo Ferri

All’ONU condannato l’illegale e criminale Bloqueo a stelle e strisce contro Cuba socialista
giugno 25, 2021
PRIMO LUGLIO, ATTACCO ALLE CLASSI POPOLARI!
giugno 29, 2021

A Ravenna, per le elezioni comunali 2021, il Partito Comunista candida Lorenzo Ferri

19 anni, studente, nonché’ il più giovane candidato sindaco di sempre.

Di seguito il suo discorso di apertura della campagna elettorale tenutosi a Ravenna, il 26 Giugno scorso al Parco Teodorico, alla presenza del Segretario Marco Rizzo.

——

Compagni e compagne,

inizierei dai ringraziamenti a chi mi ha preceduto negli interventi, alla Federazione di Ravenna che mi ha dato questa opportunità, a tutti voi per essere qui oggi, in questa giornata così importante per il Partito tutto.

Io ho 19 anni, ho fatto la maturità l’altro ieri, e per queste ragioni in diversi hanno espresso perplessità riguardo la mia candidatura. Ma la visione del sindaco come uomo solo al comando è ridicola, è tipica della politica liberista. E poi, mi spieghino, in che maniera gioventù e inesperienza sono collegate? In che modo gioventù e incapacità sono collegate? In che modo gioventù e mancanza di conoscenze sono collegate? E che dire sui Partigiani, gli uomini della Resistenza, coloro i quali diedero la vita per liberarci dalla barbarie nazifascista, che avevano una media di 24 anni?

La nostra partecipazione alle elezioni non è volta alla vittoria. Non abbiamo un approccio elettoralistico come altre formazioni “di sinistra” hanno. Il nostro obiettivo è più grande, abbiamo una visione più lungimirante. Noi vogliamo ricostruire un forte Partito Comunista. E anche le elezioni, sono una maniera per farci conoscere. Possiamo diffondere le nostre idee, il nostro programma e progetto politico a migliaia di cittadini. Possiamo ancor di più radicarci sul territorio, avvicinando nuove persone, ottenere nuovi militanti, nuove donne e nuovi uomini che vadano ad ingrossare le nostre fila, che siano disposti a combattere quotidianamente insieme a noi per la causa del socialismo.

Per poter capire la situazione di una qualsiasi città, occorre anche analizzare la politica nazionale ed internazionale. Per esempio lo strapotere dell’Unione Europea, a cui ormai nessuno muove più critica alcuna, si abbatte anche sulla città di Ravenna. Perché è vergognoso che un comune abbia sempre le mani legate. Il patto di stabilità, infatti, accettato senza che nessuno battesse un solo colpo, impedisce di spendere soldi liberamente anche se il bilancio è in attivo. Ecco perché nel nostro programma al primo punto c’è la rottura di questo patto, perché noi non rispetteremo le imposizioni di un’unione delle banche che nulla ha a che vedere con le necessità dei lavoratori e delle classi popolari.

Destra e sinistra non sono la soluzione. Anche nella realtà ravennate sono sempre più simili, due facce della stessa medaglia. De Pascale, la sua lista dovrebbero avere il coraggio di dichiararsi di destra. Sappiamo bene che il suo lavoro in favore del capitalismo locale sarà premiato col voto da parte del comparto industriale, segno che il Pd è piegato di fronte alle richieste dei ricchi. Al governo appoggiano tutti il banchiere Draghi ed entrambi gli schieramenti hanno la stessa visione sulle questioni politiche, sociali ed economiche, sull’adesione all’Unione Europea e alla Nato, sulle grandi opere inutili, sul fatto che il nostro paese sia una colonia degli Stati Uniti.

Il nostro, è un paese in cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Specie con la pandemia si è aumentato un già ampio divario. Noi, a Ravenna siamo l’unica forza a proporre una equa redistribuzione della ricchezza. Perché chi guadagna tanto è giusto che paghi tanto. La tassazione comunale IRPEF, così come ogni altra tassa deve essere progressiva. Si attacchino i redditi alti o altissimi per poter ottenere fondi da destinare alla cittadinanza e diminuire delle vergognose disuguaglianze che il sistema di produzione capitalistico causa e che nessuno, da destra a sinistra, mette in discussione.

Ingiustizie che si palesano anche nella questione casa. Ravenna ha il 25% di case sfitte, comune con la percentuale più alta. E la colpa è della speculazione edilizia che va poi a causare uno scontro tra poveri per l’ottenimento delle case popolari. Tra italiani e stranieri, diffondendo un razzismo che non fa altro che mettere contro ultimi e penultimi della società, lasciando invariato il potere dei ricchi.

Oppure vogliamo parlare dell’ipocrisia sulla Darsena. Vi ricorderete, il 2 giugno ci trovavamo proprio lì. Dove è stata costruita una passerella di legno, a fianco alla quale si trovano ruderi e degrado. E poi ci parlano di riqualificazione. Ma attenzione, il tema vero è che la Darsena è in mano a 80 privati che devono essere espropriati! Perché il bene collettivo deve essere messo davanti alle loro proprietà e al loro profitto.

E poi la scuola che deve essere un servizio pubblico. E per quanto ci riguarda, noi siamo per la sospensione immediata di ogni finanziamento a imprese private negli ambiti scolastici. Perché quello dell’istruzione è un tema importante su cui non si devono fare profitti, in quanto l’educazione dei giovani cittadini deve essere competenza solo e soltanto dello stato e dei vari comuni.

Siamo per un’ampia opera di manutenzione degli edifici scolastici affinché nessun muro cada più in testa ad alunni e professori. e siamo per il potenziamento del sistema trasporti, che abbiamo visto essere fondamentale durante la pandemia.

Compagni, la strada è quella giusta. Non c’è nulla di più bello, di più giusto, di più elevato e di più necessario che appartenere e rappresentare questo partito.

Sventolino le bandiere rosse! VIVA IL PARTITO COMUNISTA!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *