“Solo insieme alla Russia e agli altri popoli fraterni abbiamo un futuro”

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“Solo insieme alla Russia e agli altri popoli fraterni abbiamo un futuro”

In esclusiva per La Riscossadi Boris Litvinov, primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista della Repubblica Popolare di Donezk, autore dell’Atto e della Dichiarazione della fondazione della Repubblica Popolare di Donezk, presidente del Consiglio Supremo della Repubblica Popolare di Donezk nel 2014.

 Messaggio ricevuto e tradotto da Pietro Fiocchi

 

 

Nel febbraio 2014 in Ucraina ha avuto luogo un colpo di stato. I nazionalisti ucraini sono saliti al potere con la loro ideologia fascista e con i loro metodi di governo del paese.

Il popolo del Donbass proletario e multinazionale (regioni di Donezk e Lugansk) si ribellò al nazionalismo e ai metodi fascisti per imporre la volontà degli usurpatori del potere agli abitanti dell’Ucraina.

Al referendum, con un’affluenza del 75%, a maggioranza dei voti – 90%, il popolo del Donbass ha approvato la fondazione della Repubblica Popolare di Donezk e della Repubblica Popolare di Lugansk.

Le autorità di Kiev tentano, già da oltre 7 anni, di soffocare le Repubbliche Popolari di Donezk e Lugansk. Le speranze di una soluzione pacifica alla questione nell’ambito del processo di Minsk sono praticamente svanite. Kiev non vuole risolvere pacificamente le contraddizioni tra di noi, non va a trattative dirette con rappresentanti della Repubblica Popolare di Donezk e della Repubblica Popolare di Lugansk.

La situazione militare è arrivata al limite. A causa dei bombardamenti delle truppe ucraine, le persone nella Repubblica Popolare di Donezk e nella Repubblica Popolare di Lugansk, compresi i bambini, muoiono ogni giorno. La posizione dei comunisti della Repubblica Popolare di Donezk e la posizione della dirigenza della Repubblica coincidono in materia di guerra e di pace. Già da 7 anni chiediamo all’Ucraina una convivenza pacifica.

La vita delle persone su entrambi i lati del conflitto dovrebbe essere il valore principale per qualsiasi politico e potere. Noi, gli abitanti del Donbass, difendiamo la nostra terra, le nostre città e villaggi, la nostra scelta civile, il percorso di vita che noi abbiamo scelto. E la Giunta di Kiev manda le persone nella nostra terra, da tutte le regioni del suo stato nazionalista, a morire per gli interessi del grande capitale ucraino, per gli interessi geopolitici degli Stati Uniti e di alcuni dei satelliti europei dell’America.

Il loro obiettivo è distruggere le Repubbliche Popolari, trascinare i nostri fratelli e sorelle dell’amichevole Federazione Russa dentro al conflitto ucraino, indebolirlo e fermare il movimento appena delineato verso l’unificazione dei popoli e degli stati che in precedenza costituivano la Russia – l’Unione Sovietica. L’Ucraina conta sull’aiuto degli Stati Uniti e dei paesi della NATO. Ma trascinare i paesi della NATO nel nostro conflitto interno significa trascinare l’Europa, e l’intero mondo occidentale, in una guerra con noi e la Russia. Noi questo non lo vogliamo, siamo contrari a un tale sviluppo degli eventi.

La loro scelta, di stare insieme alla Russia, i popoli del Donbass l’hanno fatta nel 2014. I nostri antenati fecero lo stesso nel 1654, riunendosi con la Russia in un unico stato. Gli abitanti delle terre ucraine, insieme ai popoli della Russia, hanno creato e difeso per secoli la loro patria unita. I nostri nonni e padri hanno costruito un grande paese: l’URSS. Insieme hanno dato un contributo decisivo alla vittoria sul fascismo, hanno liberato i popoli del mondo dalla schiavitù di Hitler.

Insieme hanno fatto rinascere il paese dopo la distruzione della guerra. Hanno creato un’industria potente, scienza e istruzione di prim’ordine, hanno mandato il primo uomo nello spazio, hanno creato uno scudo militare affidabile per difendere il paese, hanno costruito il socialismo e lottato per la pace sulla terra.

Ora spetta a Noi ricreare e difendere la civiltà chiamata “mondo russo”. E nessuna Ucraina filofascista con i suoi padroni d’oltreoceano ci fermerà sulla strada dell’unione di popoli fraterni insieme alla Russia.

Passerà il tempo e il popolo ucraino si renderà conto che il Donbass, rispettando i precetti dei suoi antenati “Per sempre insieme alla Russia…”, ha fatto anche questa volta la scelta giusta. Loro, gli abitanti dell’Ucraina, seguiranno la nostra strada. Così è stato e così sarà. Perché insieme siamo una forza. Solo insieme alla Russia e agli altri popoli fraterni abbiamo un futuro.

 

(15 aprile 2021)

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