Intervento del TKP alla Conferenza internazionale sul centenario della Rivoluzione Sovietica

La politica incendiaria: le cause, gli esiti e le proposte dei comunisti
settembre 1, 2017
Lezioni dall’esperienza della “via cilena al socialismo”
settembre 11, 2017

Intervento del TKP alla Conferenza internazionale sul centenario della Rivoluzione Sovietica

Di seguito riportiamo il discorso del TKP alla Conferenza teorica internazionale, ospitata dal Partito Comunista Operaio Russo (PCOR), tenuta a Leningrado tra l’11 e il 13 agosto sotto il tema: “Il significato della Grande Rivoluzione d’Ottobre e l’esperienza della costruzione socialista nell’Unione Sovietica per il movimento comunista e operaio contemporaneo in tutto il mondo”. Traduzione a cura di La Riscossa

Intervento del Partito Comunista di Turchia alla Conferenza di Leningrado, 11-13 agosto 2017 “Il significato della Grande Rivoluzione d’Ottobre e l’esperienza della costruzione socialista nell’Unione Sovietica per il movimento comunista e operaio contemporaneo in tutto il mondo”.

Cari compagni,

La Rivoluzione d’Ottobre è l’evento storico più significativo di tutta la storia umana, il salto più lungo della classe operaia verso l’uguaglianza e la libertà. Ciò nonostante siamo qui in questa riunione, grazie all’ospitale invito del PCOR, non solo per commemorare questo grande avvenimento, ma per discutere di come la Rivoluzione d’Ottobre ci possa guidare nei processi rivoluzionari di oggi.

A nome del Partito Comunista di Turchia, voglio ringraziare il PCOR proprio per aver organizzato questa riunione a tal fine.

In linea generale, possiamo così riassumere come la Rivoluzione d’Ottobre possa guidare la lotta rivoluzionaria di oggi:

La fase imperialista del capitalismo è l’epoca delle rivoluzioni socialiste.

Sono passati 100 anni da quando Lenin definì l’imperialismo come la fase putrescente del capitalismo e l’epoca delle rivoluzioni socialiste. Oggi assistiamo a una ripetizione della storia ad un livello più alto di quello che Lenin ha descritto come una spirale di eventi.

Siamo sull’orlo di una possibile guerra imperialista generalizzata. Dopo la controrivoluzione, la Cina e la Russia sono emersi come forti paesi capitalisti e richiedono una distribuzione dei mercati mondiali e delle risorse naturali a scapito degli USA e dell’Unione Europea. Trovandosi in cima alla piramide imperialista, gli Stati Uniti cercano di impedire questo, ma non possono nascondere il fatto che hanno iniziato il loro declino.

Proprio come alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, vediamo una grande corsa al riarmo, militarizzazione e polarizzazione degli Stati. In questi tempi, l’esperienza unica della Rivoluzione d’Ottobre ci guida nelle seguenti questioni:

  • Prima o durante qualsiasi guerra imperialista per la nuova spartizione del mondo, nessun singolo partito comunista deve far fronte comune con la borghesia del proprio paese. Non si può parlare di lato “giusto”, o di un lato meno aggressivo di una guerra imperialista. Una guerra imperialista è una guerra contro le classi lavoratrici di tutti i paesi.
  • La posizione dei partiti comunisti deve essere quella di trasformare la crisi di legittimità che la guerra crea in rivoluzione socialista.
  • Come i bolscevichi, i partiti comunisti devono intraprendere un’opera ampia e approfondita di propaganda tra la classe operaia.
  • Il modello del partito leninista è una necessità per un adeguato intervento nella crisi creata dallo svolgersi della guerra. Il modello di partito leninista è un modello che non mira alla maggioranza nel quadro delle istituzioni, ma piuttosto cerca di espandersi fortemente attraverso un intervento rivoluzionario nella crisi. Questo intervento si dovrebbe dirigere anche verso l’interno, per trasformare il partito in linea con le necessità della rivoluzione.
  • Proprio come nella Rivoluzione d’Ottobre, l’avanguardia del proletariato deve essere capace di fare e gestire le alleanze con altre classi e strati oppressi nel momento rivoluzionario.
  • La Rivoluzione d’Ottobre ha dimostrato che la liberazione dei popoli oppressi è possibile solo con la rivoluzione socialista. Questo è ancora più valido oggi. Nessuna classe borghese nazionale di alcun popolo può proteggere il proprio popolo da una guerra imperialista.
  • In un simile momento la rivoluzione non prevede alcuna fase intermedia, ma sarà basata su una presa diretta del potere da parte del proletariato. Le condizioni sociali e storiche sono sufficientemente mature per questo.
  • La prossima ondata rivoluzionaria socialista necessita di una strategia internazionalista. Il momento rivoluzionario e i molti progressi raggiunti su scala nazionale, richiedono di fondare un nuovo centro come il Comintern, che possa dirigere la rivoluzione mondiale del movimento comunista internazionale.

Le lezioni apprese dal periodo della costruzione del socialismo dopo la Rivoluzione d’Ottobre continuano a guidare il movimento comunista mondiale.

La Rivoluzione d’Ottobre ha fatto progressi nella costruzione del socialismo risolvendo problemi riscontrati per la prima volta. Sia le vittorie che le sconfitte della Rivoluzione d’Ottobre illuminano il nostro cammino. Il profilo di questi progressi è il seguente:

  • La Rivoluzione socialista si basa sulla strategia di sciogliere lo Stato borghese e di costruire lo Stato della classe operaia. Le mosse rivoluzionarie durante la Rivoluzione d’Ottobre hanno dimostrato la validità dell’idea marxista della dittatura del proletariato.
  • La Rivoluzione socialista deve concentrarsi sull’abolizione della proprietà privata sui mezzi di produzione. Se non ci fosse stato il programma di Collettivizzazione e Sviluppo Pianificato del 1929, l’URSS probabilmente non sarebbe stata in grado di contrastare l’attacco fascista della Seconda Guerra Mondiale.
  • L’esperienza della pianificazione centralizzata dell’URSS è uno straordinario esempio politico per noi. Era un programma molto complesso e completo di sviluppo, progressismo e creazione di una nuova umanità e di una nuova cultura. Tutti i partiti comunisti dovrebbero con scrupolo ripensare a questa esperienza, che ancora non è stata esaminata e capita al meglio.
  • L’integrazione socialista sia all’interno che tra le Repubbliche Sovietiche e gli altri stati socialisti istituiti dopo la Seconda Guerra Mondiale è stata una grande esperienza con i suoi punti di forza e debolezze. Questa esperienza ci guiderà nell’integrazione socialista internazionale a seguito dell’ondata rivoluzionaria socialista che noi prevediamo per questo secolo.
  • I partiti comunisti continueranno la lotta di classe in tutto il mondo finché l’imperialismo non verrà sconfitto. L’esperienza sovietica ci ha insegnato che “la competizione pacifica” non è possibile! Questo ci mostra l’importanza fondamentale dell’impegno verso gli obiettivi rivoluzionari e il mantenimento del partito e del popolo politicamente attivo verso questi obiettivi.
  • L’esperienza sovietica ci ha insegnato anche che non bisogna mai permettere al capitale di tornare e guadagnare terreno. Un’economia secondaria, che rovina l’economia socialista, si trasformerebbe in una fase che produce tendenze controrivoluzionarie.

Oggi, il futuro dell’umanità dipende dalla mente, dal coraggio e dalla volontà dei partiti comunisti. I comunisti di oggi proseguiranno l’eredità dei bolscevichi che 100 anni fa facevano un salto in avanti. I comunisti di oggi compiranno la missione.

Viva la Rivoluzione d’Ottobre!
Viva l’Internazionalismo!        
Viva il Socialismo!

Erhan Nalçacı
Membro CC del TKP
Segretario delle Relazioni Internazionali

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *