DALLA DDR ALL’UNIONE EUROPEA

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DALLA DDR ALL’UNIONE EUROPEA

FINE-DDR

 

DALLA DDR ALL’UNIONE EUROPEA

A CURA DELLA FEDERAZIONE ESTERI DEL PARTITO COMUNISTA
CON LA PARTECIPAZIONE DI VLADIMIRO GIACCHE’ E ALESSANDRO PASCALE
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FINE-DDRSi segnala, come contributo per la formazione politica della comunità politica dei militanti e dei quadri del Partito Comunista, il video della conferenza pubblica svoltasi il 9 novembre 2023, in occasione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino, alla quale hanno partecipato uno dei più eminenti studiosi marxisti italiani viventi, Vladimiro Giacché, autore sul tema dell’opera Anschluss. L’annessione. L’unificazione della Germania e il futuro dell’Europa, e Alessandro Pascale, responsabile nazionale Formazione del Partito Comunista, che ha trattato l’argomento nella Storia del Comunismo (nello specifico si rimanda al capitolo apposito sulla DDR qui)L’incontro, ottimamente organizzato dalla Federazione Esteri del Partito Comunista e moderato dal compagno Alberto Fontanesi, ha permesso di offrire un quadro esauriente di uno dei principali modelli di “socialismo reale”, la DDR (Repubblica Democratica Tedesca), più nota come “Germania dell’Est”, contrapposta alla RFT (Repubblica Federale Tedesca), più nota come “Germania dell’Ovest”, quest’ultima di impianto liberal-capitalista.

Oltre ad approfondire la storia e l’impianto economico-sociale della DDR, smentendo molti luoghi comuni e accuse sostenuti dalla propaganda borghese (la presunta economia arretrata, questioni del muro, della dittatura oppressiva, del controllo poliziesco della STASI, ecc.), ricordando come la limitazione dei diritti civili sia figlia del contesto della guerra fredda – cioè di uno “stato d’eccezione” permanente dovuto alle continue manovre e interferenze dell’imperialismo occidentale, e che tali limitazioni siano ben visibili non solo nello stesso Occidente dell’epoca, ma perfino in quello odierno –  l’incontro ha costituito un’occasione importante per riflettere sulle possibili alternative ad una società capitalista, mostrando la possibilità di una differente via di sviluppo incentrata sul socialismo.

Oltre a ciò la parte finale è stata riservata all’analisi delle modalità criminali con cui è stata attuata l’unificazione tra le due Germanie, secondo un’operazione che, lungi dal portare benessere e diritti alle popolazioni dell’est, ha piuttosto volutamente fatto gli interessi delle multinazionali occidentali, che hanno potuto così distruggere il tessuto industriale pubblico e l’avanzato welfare state orientali, avviando un saccheggio del territorio che ha portato ad uno squilibrio permanente e non ancora risolto tra le “due Germanie”, in maniera similare alla “questione meridionale” in Italia.

Si è infine ragionato sui confronti e parallelismi tra questi fatti, avvenuti dopo il 1989, e la nascita e le strutture dell’Unione Europea, per toccare i temi dell’attualità politica, ossia la condizione di sovranità limitata a cui continuano ad essere sottoposte la Germania, l’Italia e l’UE nel suo complesso nei riguardi dell’imperialismo statunitense, dato particolarmente evidente nell’analisi della guerra russo-ucraina, di cui la grande vittima economica è proprio l’Europa stessa, con un netto peggioramento delle condizioni di vita delle masse popolari, che assistono nel nostro paese ad una netta perdita del potere d’acquisto rispetto ai propri salari sempre più miseri se confrontati con gli aumenti impetuosi dei beni di prima necessità (perfino quelli alimentari).

 

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1 Comment

  1. Fulvio Baldini ha detto:

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