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VOCI DALLA FRANCIA IN RIVOLTA

Rivolte a Parigi

 

Contributi alla discussione

 

Verità e giustizia per Nahel : la nostra mobilitazione deve essere potente e pacifica.

Dal PCF : comunicato stampa di Fabien Roussel del 29 giugno 2023

Ieri sera, nell’Île-de-France e in diverse città del paese, gli incendi sono stati provocati in municipi, scuole, commissariati.

Di fronte alle immagini terribili della morte, la rabbia è legittima, ma non le violenze che non servono per nulla alla nostra lotta per la verità e la giustizia.

Peggio ancora, questa violenza è utilizzata come si è visto nelle ultime ore dalle forze reazionarie che cercano di ridurre la vita dei nostri quartieri popolari alla sola manifestazione della violenza.

Invito alla calma e a una forte mobilitazione pacifica affinché sia fatta tutta la verità sulle azioni dei poliziotti che procedono al controllo, in particolare di chi ha sparato, e sia fatta giustizia.

Chiedo che si apra il dibattito pubblico per avviare al più presto una politica progressista per la tranquillità pubblica con una polizia repubblicana vicina ai cittadini, al servizio delle loro aspettative e dei loro bisogni.

Parteciperò come cittadino, eletto, con i miei amici e compagni, alla marcia bianca a Nanterre questo pomeriggio per portare questa esigenza di verità e di giustizia, sostenere la famiglia e i parenti della vittima.

Fabien Roussel, segretario nazionale del PCF e deputato del Nord

 
 

Un video girato all’Île-de-France, periferia di Parigi

 
 
 

Una Francia alle porte della guerra civile?

Di Georges Gastaud (Pôle de Renaissance Communiste en France) – 30 giugno 2023

Sinistro emulatore del poliziotto americano che ha deliberatamente strangolato George Floyd, il poliziotto francese che ha ucciso Nahel a Nanterre [banlieue ovest di Parigi] al di fuori di ogni situazione di legittima difesa ha provocato la rivolta di molti quartieri popolari dove il malvivere obiettivo e il senso giustificato di emarginazione richiedono solo una forma eruttiva.

Allo stesso tempo, l’ultra-destra Les Républicains, la destra dura Macron [Presidente]/Darmanin [Ministro dell’interno] e la loro ala fascisteggiante Zemmour-Le Pen non fanno che aggravare l’atmosfera pre-guerra civile attivando i loro piani contro l’RSA [Reddito di Solidarietà Attiva: 607 euro per una persona sola senza risorse], approfondendo la loro politica di dissoluzione della Francia nello « Stato federale europeo», caro a Scholz e introducendo un’ennesima legge provocatoria contro l’immigrazione…

Mentre la sinistra politico-sindacale riconosciuta non è riuscita a bloccare la controriforma delle pensioni con la sua strategia fallita di giornate saltellanti, che seguiva solo  la CFDT [sindacato tradizionalmente concertativo] e rifiutava di confrontarsi con l’Unione Europea orchestratrice delle controriforme e della decomposizione nazionale della Francia, della marcia verso la guerra mondiale sotto l’egida della NATO e dei neonazisti ucraini, le forze francamente comuniste, sindacaliste, antifasciste e realmente repubblicane devono al più presto convergere nell’azione associando, contro l’UE-NATO, contro lo Stato di polizia macronista, contro l’estrema destra razzista e contro il grande capitale «francese», una piattaforma di lotta per il progresso sociale, le libertà democratiche, l’indipendenza nazionale, la difesa della pace : per farla breve, per un’alternativa rossa e tricolore che associa Frexit progressista e mira a un socialismo-comunismo di nuova generazione per il nostro paese.

O lo scontro di classe condotto dalla classe operaia per un cambiamento rivoluzionario della società, o la decomposizione nazionale sullo sfondo di guerra civile, di rottura sociale generalizzata e di fascistizzazione rafforzata, non esiste una terza via per il futuro del nostro paese.

Tocca ad ognuno fare la sua scelta adesso.

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