Celebrata a Treviri l’attualità del pensiero di Karl Marx

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Celebrata a Treviri l’attualità del pensiero di Karl Marx

 

Il 16 marzo la Federazione Esteri del Partito Comunista, guidata dal segretario Massimo Mauro, ha onorato la figura di Karl Marx nella sua casa natale a Treviri (Trier, Germania) in collaborazione Partito Comunista Tedesco (DKP). L’incontro si è tenuto in un clima di grande fraternità ed è stato l’oocasione per un approfondimento teorico e il rafforzamento delle già ottime relazioni tra i due partiti.

All’incontro ha partecipato, in rappresentanza dell’Ufficio Politico, la compagna Silvia Stefani

 

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INTERVENTO DELLA COMPAGNA SILVIA SETFANI A NOME DELL’UFFICIO POLITICO

 

Carissimi Compagni,

 

sono molto felice di essere qui con voi a Treviri per questa bella iniziativa internazionale e, con l’occasione, vi porto i saluti del nostro segretario generale Compagno Alberto Lombardo, del nostro presidente onorario Compagno Marco Rizzo e di tutto l’ufficio politico del Partito Comunista (Italia).

È veramente difficile riuscire a commentare in poco tempo il pensiero di Marx, grandissimo maestro del proletariato internazionale, che ha creato la teoria rivoluzionaria e ha guidato la fondazione della Prima Internazionale, oltre a quella dei nuclei più importanti in Europa di quelli che sono poi diventati i partiti operai.

Le analisi di Marx, che pongono al centro la questione capitale-lavoro, sono le uniche che ci hanno lasciato una possibilità di vita e di mondo migliori e che possono ancora fornirci una bussola per orientarci all’interno della crisi globale, che ha violentemente colpito l’economia e la politica mondiale.

La globalizzazione, le politiche neoliberiste e, soprattutto, le ripercussioni di questi fenomeni sulla vita quotidiana delle persone rappresentano delle sfide alle quali solo il pensiero marxiano può dare una risposta.

Infatti, Marx e la sua critica al capitalismo rappresentano ancora oggi un fondamentale strumento teorico, che ci permette di comprendere le strutture che hanno inciso in modo decisivo nello sviluppo della gabbia d’acciaio del sistema capitalistico attuale.

Il marxismo, ovvero il socialismo scientifico, si fonda sulla scoperta del fatto che sono i rapporti di produzione – ossia come gli uomini entrano in relazione tra di loro per produrre – a determinare tutte le manifestazioni della società. Dunque, la corretta interpretazione di questi rapporti ci consente di capire il funzionamento della società e quali siano le leve per cambiarla.

Compito dei comunisti è approfondire questa teoria e tradurla in prassi, facendola diventare patrimonio quotidiano della classe sociale di riferimento, cioè il proletariato, che è costituito dalla classe operaia e dal ceto medio proletarizzato.

La concezione materialistico-dialettica, che interpreta la storia come lotta di classe, la scoperta della teoria del plusvalore come base economica dei rapporti di produzione capitalistici, l’importanza cruciale dell’organizzazione autonoma politica e ideologica del proletariato sono i tre cardini fondamentali individuati da Marx ed Engels.

Lenin è riuscito a trasformare queste teorie in azione rivoluzionaria e a mettere in atto il percorso per la costruzione del socialismo nella situazione reale, che si è concretizzato con Stalin e che si è poi depotenziato, fino a scomparire, col revisionismo da Khrusciov a Gorbacev.

Traguardi enormi e incredibili, oggi offuscati dal revisionismo, che non sarebbero stati raggiunti se la teoria rivoluzionaria di Marx non fosse stata corretta e pienamente aderente al reale processo della storia.

Gli economisti borghesi cercarono, fin da subito, di controbattere la teoria del plusvalore, perché era palese che questa andava a distruggere la sovrastruttura ideologica (in altre parole, la truffa) con cui il potere borghese aveva coperto la società capitalistica. Agli economisti si unirono i filosofi e i politici, che cercavano di affermare i propri interessi e quelli di chi li sosteneva.

Ovviamente un movimento comunista forte e autorevole non aveva difficoltà a controbattere a questi attacchi, in quanto poteva contare su una salda guida ideologica che si basava sulle grandi conquiste del socialismo.

Oggi invece, noi comunisti siamo più deboli e il nostro nemico è più forte e agguerrito. Da anni l’influenza dei comunisti nei luoghi di lavoro è di gran lunga diminuita e i sindacati concertativi hanno perso di vista gli interessi della classe lavoratrice.

Da comunisti, siamo consapevoli che solo una chiara strategia rivoluzionaria scientifica possa dare una speranza ai lavoratori, al proletariato, promuovendone la riacquisizione della coscienza di classe e la lotta.

È infatti del tutto chiaro che il potere della borghesia non possa essere condizionato: è dunque necessario continuare imperterriti nel percorso che i grandi maestri del proletariato, come Marx, ci hanno indicato col loro pensiero e la loro opera.

Per questo, è fondamentale continuare ad approfondire lo studio delle basi scientifiche del marxismo, straordinariamente attuali nella storia che si svolge davanti ai nostri occhi.

Ed è altrettanto fondamentale tradurre queste teorie in prassi, trasformando il nostro studio in benzina da portare nella nostra lotta quotidiana, nella lotta di classe.

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