L’Umbria in mano alla Lega e i tagli alla sanità pubblica

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L’Umbria in mano alla Lega e i tagli alla sanità pubblica

di Michele Piermarini

Per nascondere i gravi errori commessi nelle regioni più martoriate dal virus e gestite da propri dirigenti politici, la Lega e in particolar modo Salvini, si stanno auto celebrando per la gestione umbra del coronavirus.

L’Umbria, secondo molti, potrebbe essere la prima regione a mettete in atto la fase 2 dell’emergenza pandemica e, da quanto emerge dalle parole del leader del carroccio, il merito va attribuito all’efficienza della nuova giunta regionale a tinte verdi. Mentre la governatrice Tesei, incassa i complimenti e fa eco alle dichiarazioni di Salvini con toni trionfalistici, non possiamo non ricordare le uscite della Tesei nel pieno della campagna elettorale svoltasi soltanto alcuni mesi fa.

La futura governatrice parlava di mirata spending review ai conti regionali, in particolar modo nei settori della sanità e amministrativo. Ora tutti sappiamo delle conseguenze, pagate sulla propria pelle dai cittadini, dovute ai continui tagli selvaggi fatti nella sanità. Non finisce qui!

Oltre ai già citati tagli, la Tesei proponeva, testuali parole “integrazione della sanità pubblica con la sanità privata per alcuni servizi” tramite delle convenzioni.

Non solo la Tesei ha promesso in campagna elettorale nuovi tagli alla sanità pubblica, quindi minori investimenti nel settore, ma allo stesso tempo, maggiori investimenti nella sanità privata che, in nessun modo, può garantisce servizi essenziali e gratuiti ai cittadini.

Una volta insediata la nuova giunta, tra i nomi scelti è balzato subito all’occhio quello di Coletto, ex assessore della regione Veneto scelto proprio per ricoprire il ruolo di assessore alla sanità. Una storia burrascosa, quella di Coletto, fatta anche di una condanna per propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale, per questo premiato dalla giunta anche con la delega alle discriminazioni sociali, un vero e proprio cortocuito. L’assessore Coletto si è fatto nuovamente notare ad inizio emergenza da covid 19, mentre la regione era impegnata nel creare una task force per combattere il virus, Coletto, invece di essere presente sul territorio per ricoprire il suo ruolo istituzionale, oggi più che mai cruciale, se ne stava nella sua Verona pubblicando foto di partecipazione a dei banchetti della Lega.

Nell’auspicio che nella ripartenza, venga messa in primo piano la salute dei cittadini, non possiamo che ringraziare gli umbri per l’enorme sacrificio profuso nel gestire una situazione del tutto nuova, con famiglie costrette a casa e, molte di queste, stanno affrontando una grave crisi finanziaria vista la mancanza di tutele necessarie per per affrontare la situazione.

L’Umbria è una delle regioni dove sono state applicate meno sanzioni per violazioni della quarantena in percentuale al numero di di abitanti.

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