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Lenin

Nel 150° anniversario della nascita di V.I. Lenin, dedichiamo ai nostri lettori estratti del libro Lenin, pubblicato da Editori Riuniti nel 1961.

In queste pagine si ripercorre la vita, dalla sua infanzia fino alla sua morte, gli scritti e l’opera politica e ideologica del grande Maestro del proletariato internazionale, capo del movimento operaio russo, guida inflessibile durante la rivoluzione e durante le prime fasi della difesa e del consolidamento della giovane Repubblica dei Soviet, fondatore dell’Internazionale comunista, fondatore dell’URSS.

La sua vita è stata dedicata alla difesa del marxismo contro tutte le deviazioni e al suo avanzamento nella fase in cui il capitalismo entrava nella sua fase suprema, l’imperialismo.

Nelle pagine che abbiamo estratto (Lenin_Copertina e indice per necessità di copyright) il lettore può trovare episodi toccanti sul piano umano, ma chiarificatori sul piano politico. La lotta conto il trozkismo riconosciamo che prende le mosse fin dagli inizi dell’attività di Lenin. Il deviazionismo contro Bucharin, Zinoviev e Kamenev, viene da lunga data. Invece troviamo tra i suoi più fedeli collaboratori, fin dal 1911, J.V. Stalin, nella divulgazione politica, nella direzione del partito come membro del Comitato Centrale prima e poi come Segretario Generale, sempre al suo fianco nella instancabile lotta.

Il lascito di Lenin è inestimabile sul piano politico, ideologico e organizzativo. Le sue Opere, sono una fonte inesauribile per l’orientamento di ogni comunista rivoluzionario.

Ma se fosse mai possibile graduare l’importanza dei suoi contributi che ci arrivano oggi, potremmo mettere al primo posto la forma partito a cui egli ci ha ammaestrato. Quella forma partito, salda, granitica, basata sul centralismo democratico, che ha forgiato tutti i partiti che hanno saputo battere il capitalismo.

Riportiamo una frase che ci ha particolarmente colpito

Nell’ottobre del 1920 prese la parola al III Congresso della gioventù comunista sul tema I compiti delle associazioni giovanili. In questo discorso, che è diventato un documento programmatico del partito nella formazione dei giovani costruttori del comunismo, vennero formulati l’orientamento e i metodi di lavoro del Komsomol.
«Alla gioventù – disse Lenin – incombe veramente il compito di creare la società comunista […] Trattando da questo punto di vista il problema dei compiti della gioventù, devo dire che questi compiti in generale, e i compiti dell’Unione della gioventù comunista e di qualsiasi altra organizzazione in particolare, potrebbero essere espressi con una sola parola: studiare.»

Questo compito lo assumiamo col massimo impegno per ogni comunista.

Lo studio del marxismo-leninismo per la sua applicazione ai nostri tempi, per la rivoluzione proletaria, per la costruzione del socialismo-comunismo.

 

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