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21° IMCWP: appello comune dei Partiti Comunisti e Operai del mondo

Foto di gruppo delegati 21° IMCWP, Smirne, Turchia, 20 ottobre 2019 /@902.gr

L’appello comune del 21° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (IMCWP) svolto a Smirne (Izmir), in Turchia, 18-20 ottobre 2019, co-organizzato dal Partito Comunista di Turchia (TKP) e Partito Comunista di Grecia (KKE) sotto il titolo “100 anni della fondazione dell’Internazionale Comunista: la lotta per la pace e il socialismo continua!”. Nel centenario della fondazione dell’Internazionale comunista, 137 partecipanti in rappresentanza di 74 partiti di 58 paesi hanno espresso l’importanza della solidarietà e delle lotte congiunte dei partiti comunisti e l’importanza dell’unione degli sforzi rivoluzionari per il superamento del capitalismo come sistema mondiale distruttivo senza futuro.

Il 21° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai si è svolto dopo quattro anni nuovamente in Turchia, questa volta a Smirne, organizzato congiuntamente dal KKE e dal TKP. I 137 partecipanti in rappresentanza di 74 partiti provenienti da 58 paesi, esprimono la loro fraterna gratitudine a entrambi i partiti per aver assunto questa responsabilità.

Quest’anno ricorre il 100° anniversario della fondazione del Comintern. Abbiamo osservato molteplici situazioni che dimostrano una volta di più l’importanza della solidarietà e delle lotte congiunte dei partiti comunisti e l’importanza dell’unione degli sforzi rivoluzionari per il superamento del capitalismo come sistema mondiale distruttivo senza alcun futuro.

Milioni di persone in tutto il mondo vedono negati i propri diritti e stanno sperimentando un peggioramento dei gravi problemi che vivono: povertà, disoccupazione, il fenomeno dei profughi e delle migrazioni; tutto ciò è il risultato di un sistema sociale storicamente obsoleto. L’acuirsi delle contraddizioni di classe e delle rivalità interimperialiste sono il risultato dello sviluppo basato sui criteri del profitto per i monopoli e lo sfruttamento.

La contraddizione capitale-lavoro si sta approfondendo insieme al carattere sfruttatore oppressivo e aggressivo del capitalismo e sono le classi lavoratrici che ne sopportano il peso, come sempre.

Le conseguenze delle aggressioni imperialiste sono l’aumento della concorrenza, la proliferazione delle zone di guerra e le tensioni crescenti. Le molteplici azioni militari, le aggressioni, le operazioni di destabilizzazione, le sanzioni e i blocchi vengono promossi dalle potenze imperialiste, tra cui giocano un ruolo di primo piano gli Stati Uniti e altre potenze capitaliste dell’UE. La pressione della NATO sugli Stati membri per aumentare le loro spese militari, per incrementare la spesa per armi nucleari e la ricerca spaziale a fini militari, i piani per stabilire un “esercito europeo”, le esercitazioni e l’addestramento militari, non mirano a creare sicurezza e pace nel mondo ma a promuovere gli interessi dei monopoli e imporre il dominio imperialista ai popoli del mondo.

A causa dell’avidità del profitto dei monopoli la natura viene depredata, inclusa la recente distruzione dell’Amazzonia nell’interesse del capitalismo. Milioni di persone non riescono a trovare acqua potabile pulita; un terzo delle persone è privata delle strutture igieniche di base; catastrofi naturali come terremoti, alluvioni e uragani si trasformano in flagelli con gravi conseguenze sociali e ambientali.

Il progresso scientifico e tecnologico a causa dell’appropriazione da parte del capitale, ha un potenziale distruttivo invece di servire per l’avanzamento dell’umanità. Le immense possibilità create dal progresso della scienza e della tecnica per risolvere i gravi problemi dell’umanità possono essere utilizzate a vantaggio delle persone solo con il dominio della classe operaia. Oltre ad essere l’unica soluzione, il socialismo è una necessità vitale contro questo assalto ambientale.

Nonostante le difficoltà, le classi operaie e popolari stanno reagendo contro l’attacco del capitale. Scioperi e altre lotte si stanno sviluppando, così come la resistenza dei popoli alle occupazioni, alle minacce e agli interventi imperialisti, si moltiplicano le lotte per difendere i diritti democratici.

Gli sviluppi nella regione dell’Asia-Pacifico sono allarmanti. Utilizzando le controversie e i conflitti esistenti tra i vari paesi su vari temi, gli Stati Uniti e altri paesi stanno cercando di compromettere la pace e la stabilità di questa regione. La situazione richiede sforzi congiunti dei popoli ad agire insieme per superare la situazione attuale attraverso mezzi pacifici, rispettando i diritti sovrani di tutti i paesi e le leggi internazionali.

L’IMCWP nota in particolare l’ostilità dell’imperialismo USA e dei suoi alleati nel Golfo Persico che creano una situazione molto pericolosa per i popoli della regione e del mondo e condanniamo pienamente le minacce contro l’Iran.

In queste condizioni, è necessario rafforzare la solidarietà internazionalista tra i partiti comunisti e le organizzazioni sindacali di classe, i movimenti sociali, popolari e progressisti, i movimenti dei piccoli contadini e dei lavoratori agricoli, che hanno la responsabilità di guidare la resistenza e le lotte dei lavoratori.

I partecipanti al 21° Incontro hanno espresso in particolare la loro solidarietà con i popoli della Turchia e della Grecia e con i comunisti dei due paesi che lottano in condizioni complesse poiché la situazione nella regione del Mediterraneo orientale minaccia la pace. L’escalation delle tensioni tra la Turchia e diversi paesi della regione, in particolare l’intervento nella ZEE di Cipro in violazione del Diritto internazionale sul diritto alla ricerca di risorse energetiche nel Mediterraneo potrebbe diventare un conflitto militare che potrebbe interessare non solo i popoli della regione ma anche una sfera molto più ampia. I partiti comunisti e operai si batteranno per adempiere al loro dovere di proteggere la pace nella regione, rafforzare l’azione comune e l’amicizia dei popoli di fronte allo sfruttamento capitalista in ogni paese e gli interessi dei monopoli e delle forze imperialiste.

Il 21° IMCWP rivolge un APPELLO per azioni convergenti e comuni e di solidarietà:

– Con scioperi e altre lotte per i diritti dei lavoratori e popolari

– Con i comunisti e altri militanti rivoluzionari che stanno affrontando persecuzioni, divieti e attacchi ai diritti e alle libertà democratiche; contro l’anticomunismo e la distorsione della storia del socialismo e del movimento rivoluzionario, onorando i 75 anni della Vittoria antifascista, e in particolare di condanna della risoluzione anticomunista recentemente adottata dal Parlamento europeo

– Per celebrare diffusamente il 150° anniversario della nascita di V.I. Lenin e il 200° anniversario della nascita di Engels

– In onore dei nostri compagni Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht in occasione del centenario del loro omicidio

– Con Cuba socialista, che sta affrontando l’accerchiamento politico, economico e militare dell’imperialismo con gli Stati Uniti in testa, chiedendo la fine del blocco americano su Cuba

– Con i popoli che combattono contro gli interventi militari imperialisti degli Stati Uniti e dei loro alleati, compresa l’occupazione del governo turco in Siria che contribuisce alla destabilizzazione di tutta la regione, difendendo l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale della Siria; contro le aggressioni israeliane ai danni di Libano, Siria e Iraq, e quelle in Libia, nel Donbass e avverso i comunisti ucraini per mano del regime nazionalista reazionario di Kiev e per i diritti del popolo curdo che soffre a causa dell’imperialismo e dei regimi reazionari, per il loro diritto di decidere il proprio futuro

– Con il popolo dello Yemen che soffre le conseguenze di una guerra prolungata dell’Arabia Saudita e dei loro alleati che ha causato migliaia di vittime umane, sostenendo il diritto del popolo yemenita a decidere per il proprio futuro senza interventi stranieri

– Con il popolo palestinese per la fine dell’occupazione e in favore all’autodeterminazione, stabilendo uno stato nazionale indipendente con Gerusalemme Est come capitale, in conformità con le Risoluzioni delle Nazioni Unite, sostenendo la resistenza del popolo palestinese, condannando la politica criminale di Israele e la proposta imperialista del cosiddetto “accordo del secolo”

– Con il popolo di Cipro e gli altri popoli che lottano contro l’occupazione straniera

– Con il popolo del Sahara occidentale che sta lottando contro l’occupazione straniera

– Con i popoli di Corea, Venezuela, Nicaragua, Bolivia e Iran, che combattono contro il blocco degli Stati Uniti, contro misure coercitive unilaterali ed extraterritoriali, contro operazioni di destabilizzazione, contro le sanzioni economiche e bancarie e contro la minaccia di aggressione militare

– Con il popolo dell’Ecuador che sta lottando contro le misure di austerità imposte dal governo

– Con il popolo colombiano che subisce le conseguenze della mancata conformità da parte del governo borghese della Colombia agli accordi di pace e l’aumento delle persecuzioni e degli omicidi diretti contro il movimento politico e sociale rivoluzionario

– Con i popoli che lottano contro i regimi reazionari, tra cui in particolare i popoli del Sudan, del Pakistan e del Libano, nonché altri popoli della regione del Medio Oriente e dell’Africa

– Con la lotta del popolo iracheno, sostenendo le sue legittime richieste

– Con prigionieri politici ingiustamente condannati nel quadro della politica e della criminalizzazione delle lotte popolari, antimperialiste e antisioniste, con i rifugiati e gli immigrati, le popolazioni indigene in molti paesi, contro gli attacchi razzisti, fascisti e bigotti e contro lo sfruttamento eccessivo

– Per i diritti e la liberazione delle donne e contro l’oppressione, la discriminazione e lo sfruttamento

– Per la lotta dei giovani per l’istruzione gratuita, per il diritto al lavoro, per una vita senza sfruttamento.

– Contro la distruzione dell’ambiente, dalla prospettiva della classe lavoratrice e degli interessi popolari

– Per la pace e la sovranità, contro il militarismo e la guerra, contro le basi militari straniere USA/NATO, contro la NATO, per la fine di tutte le armi di distruzione di massa, per denunciare l’aumento degli armamenti nucleari e per denunciare i tentativi degli Stati Uniti di infrangere gli accordi internazionali sul controllo degli armamenti

– In occasione del 75° anniversario della Carta delle Nazioni Unite, condanniamo gli interventi imperialisti, che violano persino gli accordi o le risoluzione delle Nazioni Unite, in particolare quelli raggiunti con il contributo dell’Unione Sovietica e degli altri stati socialisti, in condizioni di un diverso rapporto di forze nel decennio precedente

– Con il popolo siriano, attraverso un incontro di solidarietà, che si terrà il 28-30 novembre 2019 a Damasco e mediante altre attività e missioni di solidarietà nell’anno prossimo

I partiti comunisti e operai che hanno partecipato al 21° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai esprimono sincera gratitudine a tutti i nostri compagni che hanno contribuito a organizzare questo evento. Infine, salutiamo tutti i partiti comunisti che si accingono a celebrare il 100° anniversario della loro fondazione.

Lunga vita all’internazionalismo proletario!
Viva la rivoluzione, evviva il socialismo!

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Traduzione a cura di resistenze.org

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