Alan Turing, i servizi segreti inglesi e la battaglia di Kursk

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Alan Turing, i servizi segreti inglesi e la battaglia di Kursk

Una delle tante bugie che la “storiografia” di oggi ci racconta è quella che attribuisce la vittoria dell’Armata Rossa sull’esercito nazista al cospicuo aiuto in armamenti e attrezzature che gli alleati occidentali spedirono all’URSS. Che questa sia una fandonia è riscontrabile attraverso la consultazione dei documenti che però non sono di facile reperimento.

Nella puntata di RaiStoria del 10 aprile il prof. Canali ha invece sollevato un velo su un episodio che non è conosciuto dai più. La puntata era centrata sulla figura di Alan Turing, grande matematico inglese, che contribuì col suo genio a decrittare i codici di trasmissione della macchina “Enigma” in uso all’esercito e alla marina tedesca nella Seconda Guerra mondiale. La puntata è estremamente interessante perché fa luce sulla persecuzione che subì lo scienziato a causa della sua omosessualità: condannato alla scelta tra castrazione chimica e prigione nella bigotta e reazionaria Inghilterra della guerra fredda, finì suicida. Le scuse ufficiali arrivarono solo 61 anni dopo e in queste settimane se ne è tornato a parlarne perché gli è stata dedicata la banconota da 50 sterline.

Ma l’episodo ricordato dal prof. Canali, che vogliamo qui sottolineare, riguarda la mancanza di collaborazione tra i servizi segreti britannici nei confronti di quelli sovietici. Mentre l’URSS stava lottando disperatamente per ricacciare l’esercito nazista, di cui al momento sopportava quasi esclusivamente il peso, il servizio segreto inglese viene a conoscenza di importantissime informazioni riguardanti le manovre tedesche che si svolgono intorno al “saliente di Kursk”, dove si stavano concentrando enormi masse di uomini e mezzi di entrambi gli schieramenti. Venire a conoscenza delle mosse avversarie nella guerra di movimento è essenziale. I servizi segreti inglesi, però, si guardarono bene dal comunicare queste informazioni all'”alleato” sovietico. Invece scopriamo che fu una “spia”, ossia un agente sovietico facente parte del famoso “gruppo di Cambridge”, che lavorava con Turing, che trasmise queste informazioni a Mosca.

La battaglia di Kursk (5 luglio 1943) è stata la più grande battaglia di mezzi corazzati della storia. Essa segnò davvero la svolta, dopo la vittoria di Stalingrado, con la distruzione della gran parte delle forze ricostituite dell’esercito nazista.

E’ chiaro che non si può sminuire l’eroismo dell’Armata Rossa, il cui successo certo non può essere attribuito solo all’intelligence. Ma l’episodio è emblematico per spiegare di che pasta era fatta l’alleanza inglese.

Francesi e inglesi fin dal famigerato Patto di Monaco del 1938 trafficavano con Hitler per spingerlo a est contro l’Unione Sovietica, rifiutando ostinatamente tutte le profferte di alleanza di Stalin. Dopo l’invasione della Polonia nel settembre 1939, persero tempo invece di attaccare alle spalle i tedeschi – sempre nella speranza che questi si orientassero contro l ‘URSS – e furono poi da questi sopraffatti nel maggio 1940. Ma anche dopo, dopo che l’URSS aveva trionfato alle porte di Mosca e di Stalingrado ma le sorti della guerra erano ancora in bilico, ancora gli Inglesi colpivano alle spalle l'”alleato” sovietico. Vergogna!

 

Ci complimentiamo col prof. Mauro Canali per la preziosa lezione che ha tenuto e per l’obiettività della sua relazione.

vedi qui il link al frammento della puntata:

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