CI SONO CASCATI PER LA QUARTA VOLTA

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Imperversano i commenti sull’incontro in Alaska tra Trump e Putin. Commenti che si basano sulle immagini, certamente esplicative, e sugli scarni commenti ufficiali. I termini degli accordi non sono stati resi noti anzi non si sa neanche se di questi accordi ci siano. Si sa solo che i colloqui continueranno a breve.

Tuttavia il tappeto rosso riservato a Putin sul suolo americano è stato sufficiente a mandare fuori di testa le cancellerie europee e le salmerie al seguito della propaganda di regime.

Quando è scoppiata la crisi ucraina nel febbraio 2022, lo abbiamo detto subito. Questa non è la guerra tra Russia e Ucraina e neanche tra Unione Europea e Russia. Questa è la guerra degli USA contro l’Europa e in particolare contro la Germania.

Lo abbiamo detto subito qui il 22 aprile dello stesso anno:

«L’interesse a continuare il conflitto è certamente degli USA. Il risultato è quello di mettere l’Europa contro la Russia, facendo pagare il prezzo di ciò a tutti e due e ottenendo vantaggi duplici: sul piano economico e su quello strategico.» [1]

e qui il 28 aprile:

«… gli USA. Questi infatti hanno la necessità impellente di espandere il proprio capitale finanziario in eccesso a spese di chi veramente pagherà il prezzo delle sanzioni russe, l’UE (Germania e Italia in primis), per non compromettere definitivamente il primato del dollaro come valuta egemone.

… si porterà dietro una sicura disconnessione dal gas degli odiati russi …

Tutto a causa di un conflitto bellico voluto e cercato dalla NATO su imbeccata statunitense (la quantità di prove raccolte in questo caso è tale da essere imbarazzante) con l’UE, braccio amministrativo dell’alleanza atlantica, totalmente asservita e silente a conoscenza di ogni singolo dettaglio che ha portato al conflitto iniziato nel 2014.» [2]

Ebbene, “odio dirvelo, ma avevamo ragione!”. Ed ora nessuno può chiudere gli occhi.

Mossa n. 1. Si crea il casus belli (Ucraina) dal quale l’avversario tattico (Russia) non può sottrarsi.

Mossa n. 2. Si fa balenare all’avversario strategico (Unione Europea) gli enormi vantaggi futuri di una guerra contro l’avversario tattico, a costi momentanei che sono un “investimento”.

Mossa n. 3. Al momento opportuno, quando le cose per l’avversario strategico vanno male, come dovevano andare, li si lascia col cerino in mano, accordandosi con l’avversario tattico e traendo tutti i frutti della sconfitta e della sottomissione del rivale strategico.

Primo esempio nella storia Contemporanea, proprio al suo inizio convenzionale. L’Inghilterra reagisce al blocco continentale napoleonico inducendo la Russia zarista a violarlo e inducendo Napoleone a invaderla. Risultato: Napoleone (avversario strategico) distrutto. Evento avverso collaterale. La Russia (avversario tattico) si rafforza, ma i conti li si faranno poi con la guerra di Crimea, in cui la Francia entra come junion partner.

Secondo esempio. Inizio del XX secolo. Avversario strategico la Germania guglielmina. Il capitale finanziario franco-britannico costringe la Russia a intervenire contro gli Imperi Centrali. Capolavoro. Profitti alle stelle. Germania e Russia distrutte contemporaneamente. Evento avverso collaterale. Scoppia la rivoluzione bolscevica in Russia. Qui hanno sbattuto perché l’avversario tattico è diventato avversario strategico.

Terzo esempio (in realtà continuazione del secondo). Dopo la sconfitta dell’invasione degli eserciti imperialisti nella Russia bolscevica, si fa risorgere l’avversario, questa volta tattico (il nazismo), mettendo tutto l’Europa continentale al suo servizio. Scenario collaterale: il Pacifico. Secondo avversario strategico: il Giappone. Quando si vede che l’Armata Rossa sta schiacciando la macchina nazista, si rovescia il tavolo pur di non rimanerne sotto insieme ai nazisti. Risultato: Europa distrutta, Giappone distrutto, Impero britannico tramontato a favore di un impero con una profondità strategica, produttiva e militare molto più forte: gli USA. Effetto collaterale: nasce il campo socialista e finisce l’epoca del colonialismo.

Esempio non bellico (in realtà molto sanguinoso anch’esso). Distruzione dell’URSS. Evento preparato da tempo e con cura che non avrebbe mai avuto successo dall’esterno (“Le fortezze si conquistano dall’interno”). Risultato: Russia ridotta al rango di terzo livello. Effetto collaterale: emersione dell’Unione Europea e della Cina: due avversari strategici.

Quarto esempio. Crisi ucraina. Avversario strategico: Unione Europea. Avversario tattico: Russia uscita dalla sudditanza strategica. La sconfitta della Russia non avviene. Risultato (momentaneo): Europa sottomessa militarmente, dissanguata economicamente, annichilita politicamente.

Il capitalismo USA e con esso quello multinazionale ad esso legato, riesce a fare un altro giro di giostra. I popoli europei pagano. La Russia (avversario tattico) esce dalla trappola. Avversario strategico rimasto intatto e di fatto rafforzato: la Cina.

Capolavoro al contrario degli USA. Ha annichilito le forze che potevano allearsi con essi, ma si sa, lo scorpione che si fa traghettare la rana, alla fine la pungerà a morte. “Che vuoi farci: è la mia natura”, le dirà nel momento in cui affogheranno entrambi.

Capolavoro cinese. Vince senza combattere. Sun Tzu docet.

Capolavoro sofferto russo. Vince combattendo strenuamente, ma ci sono abituati. Tutti questi casini creati dall’Occidente alla fine si risolvono sempre col sangue loro. Se, come tutti auspicano, l’alleanza con la Cina regge e il campo multipolare si allarga e si rafforza, forse la III Guerra Mondiale si allontana. Non perché l’abbia evitata Trump, ma perché sono gli altri che gliel’hanno impedita.

Capolavoro di insipienza, inettitudine, pusillanimità, arroganza, … vince a mani basse l’Unione Europea.

Bastava avere fatto bene l’ultimo anno di liceo e studiato un po’ di storia dai manuali scolastici.

Purtroppo da comunisti abbiamo poco da rallegrarci. Primo, perché saranno i lavoratori europei, e specificatamente italiani, a pagare per tutti. Secondo, perché per creare una seria prospettiva politica sul nostro continente che riesca ad opporsi efficacemente a tutto questo occorrerà ancora molto tempo.

Di una cosa siamo però certi. Questa classe politica ignorante in storia, ipocrita fino al disgusto con la causa palestinese, fellona e traditrice dei propri cittadini nei confronti degli USA, deve essere rasa al suolo ed additata come la cosa peggiore che un popolo abbia mai avuto, dopo il fascismo.

Ma nella gara dei cretini arrivi secondo, perché non sai vincere neanche quella.

[1] https://www.lariscossa.info/politica-affari-armi/

[2] https://www.lariscossa.info/europeizzazione-o-nazificazione/

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Autore

  • Segretario Generale del Partito Comunista e Responsabile de La Riscossa

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